Papa Francesco incontra il gruppo AIDO della Sardegna
Gesto gratuito di responsabilità sociale
La donazione di organi «risponde a una necessità sociale» e va considerata perciò un gesto «nobile e meritorio», a patto tuttavia che resti «un atto gratuito non retribuito», per evitare «ogni forma di mercificazione del corpo o di una sua parte». Lo ha detto il Papa ai volontari dell’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (Aido), ricevuti in udienza nella mattina di sabato 13 aprile, nella Sala Clementina. Secondo Francesco, «la donazione significa guardare e andare oltre sé stessi, oltre i bisogni individuali e aprirsi con generosità verso un bene più ampio». In questa prospettiva, ha sottolineato, «si pone non solo come atto di responsabilità sociale, bensì quale espressione della fraternità universale che lega tra loro tutti gli uomini e le donne». È importante perciò «promuovere una cultura della donazione» che, attraverso l’informazione, la sensibilizzazione e l’impegno, «favorisca questa offerta di una parte del proprio corpo, senza rischio o conseguenze sproporzionate, nella donazione da vivente, e di tutti gli organi dopo la propria morte».
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